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PASSIONE

ARENARIA

VUOTI

E

PIENI

CHIARI

E

SCURI

SCOLPIRE

In giovane età, circa 23 anni fa, uno dei passatempi preferiti era quello di recarmi in compagnia di un grande amico (il Dott.Andrea Spaterna) nella vecchia fornace di S. Marco (vecchia perché gia allora era in disuso). Li incontravamo altri amici che vivevano all'interno di essa, questo perché i loro padri lavoravano per il Dott. Galletti, (proprietario della fornace) il quale aveva messo a loro disposizione delle abitazioni interne alla grande struttura.

Nel grande piazzale, dove una volta passavano mezzi pesanti di tutti i tipi, trascorrevamo interi pomeriggi, nei quali era immancabile la passeggiata lungo il buio perimetro dei forni in disuso. Sapevamo tutti che alcuni anni prima viveva all'interno della fornace un vecchio operaio solo, che non sapendo dove andare, aveva creato un suo rifugio in un anfratto nei pressi dei forni. Dopo la sua morte nessuno aveva pensato di togliere le poche cose e i pochi indumenti del vecchio operaio.

E' lì, che noi volevamo arrivare silenziosi, ma in prossimità del rifugio, suggestione e paura, ci facevano sentire rumori e suoni echeggianti, spezzati solo da un grido di una, due, tre voci unite " E' SANTONE !!! " 

Iniziavamo a correre con il cuore in gola, sino a raggiungere il bagliore che ci indicava l'uscita. Poi commentavamo la grande avventura, circondati dalla presenza del vecchio santone. Questo era ed è il nome di colui che ha vissuto per più di 40 anni della sua vita nella fornace, uomo di pace.

Sicuramente chi è nato o ha vissuto a S. Marco, almeno una volta ha sentito parlare di lui.

E' per questo che ho voluto chiamare il mio volto multietnico, senza origine, Santone.

SANTONE

Opera urbanistica, collocata ai giardini comunali di S. Marco-PG

LA

DOCCIA

DI ALIN

Opera collocata alla Residenza S.Agata, Tuoro sul trasimeno

I TULIPANI

Opera collocata al centro commerciale I Tulipani, Taverne di Corciano

NOBILE E NUDA

PIETRA

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